SAN MAURO FORTE - I campanacci e le cantine

Il suono dei campanacci che scandiscono la notte tra il 16 e il 17 gennaio, racconta di antiche origini pagane legate al culto della terra e della transumanza. Gruppi di uomini, avvolti in lunghi mantelli neri con in testa cappelli di paglia, portano in una processione propiziatoria questi enormi strumenti battendoci ad ogni passo con le gambe. Assicurarsi un’annata feconda, scongiurare il male e favorire un buon raccolto: queste le richieste cantate dai campanacci.

Lungo il percorso le cantine che accolgono e ristorano i nostrani suonatori. Il profumo del vino, le salsicce fresche appese a “curare”, dopo la recente uccisione del maiale. Odori che pungono il naso e legano il visitatore tra le vie di San Mauro Forte. Attorno il paesaggio tipico della collina materana, splendidi uliveti secolari tracciano il disegno di un borgo conservatosi autentico e vero, oltre il trascorrere del tempo. Mentre i nuovi impianti di pistacchio testimoniano la vivacità di un'imprenditoria giovane che investe nel futuro, come l'azienda Serrealte.

SIMONA PELLEGRINI

Stazione del Gusto: Serrealte