TRICARICO e il canto della civiltà contadina

«Io e il mio paese meridionale siamo l’uva puttanella piccola e matura nel grappolo per dare il poco succo che abbiamo».

Così scriveva Rocco Scotellaro e il suo paese era Tricarico. Il canto della civiltà contadina, la ricerca di un riscatto sociale e politico, le nuove consapevolezze dei giovani, e ancora l’angoscia dell’emigrazione. La sintesi della storia degli esclusi che pure non si sono mai tirati indietro. La rappresentazione di una condizione perennemente subalterna.

Tricarico, uno dei centri storici medioevali più importanti e meglio conservati della Basilicata. Tricarico con le sua storia millenaria, le aree archeologiche, le coloratissime maschere di Carnevale, i riti propiziatori, è ancora lì, «dove l’erba trema». Tricarico è nella voce di Scotellaro, il poeta contadino. È, in questi versi, la rappresentazione della Lucania e di tutte le Lucanie del Mondo.

SIMONA PELLEGRINI

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