Podoliche in transumanza dalle colline di Oppido Lucano alle montagne appenniniche di Schiena Rasa a Tito
L’iniziativa è promossa dalla Masseria Santorsa di Tolve (PZ), la quale si avvale della collaborazione dell’Associazione Fuorisentiero al fine di divulgare l’antica tradizione della transumanza, incentivando così forme di turismo sostenibile e consapevole. Il percorso si sviluppa lungo antichi tratturi e tratturelli già segnalati dalla Soprintendenza dei Beni archeologici e culturali, a dimostrazione della fedele conservazione di questa usanza tramandata da generazioni. Inoltre, certamente singolare, è l’attraversamento anche di zone urbane: infatti, per circa 8 chilometri, la mandria calpesterà alcune delle principali strade della Città di Potenza, unico capoluogo in Italia ad avere tale privilegio.
Il punto di arrivo è sul Monte Cerchiara nei pressi del Rifugio la Casermetta, nel cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
Questa transumanza è una delle pochissime migrazioni di lunga percorrenza rimaste in Basilicata che, come da antica tradizione –narrata già nel I sec. a.C. in Lucania, spostavano le greggi e gli armenti dalle piane sul confine pugliese verso le alture dell’appennino lucano in estate, per poi ritornare nel periodo autunnale lungo gli storici tratturi utilizzati da allevatori e contadini, molti dei quali purtroppo in disuso e riaperti proprio dai vaccari. Un rito che, dal 2019, è entrato anche nella lista UNESCO quale patrimonio immateriale dell’umanità.
Il rito è, dunque, aperto a tutti, sia a coloro che vogliano vivere l’esperienza completa di questa migrazione, sia a chi voglia semplicemente osservare sul ciglio della strada questa insolita “sfilata rurale”.
Foto di Sergio Giovanni Lorusso