Borghi fantasma da riscoprire

Craco, uno dei paesi abbandonati più conosciuti in Italia. Ormai vuoto da oltre 50 anni: prima una frana, poi un alluvione e infine un terremoto hanno costretto gli abitanti a fuggire via. Oggi di questo luogo restano le antiche rovine delle case in pietra visibili percorrendo un itinerario di sicurezza creato dal Comune. Questo luogo di ricordi e di memorie è inserito nella lista dei monumenti mondiali da salvaguardare.

In provincia di Matera troviamo anche il borgo medievale di Alianello, un agglomerato urbano su uno sperone roccioso. Anche qui l’abbandono è stato la conseguenza a una calamità naturale: il terremoto del 1857 rese il paese inagibile e costrinse la popolazione a cercare vita altrove.

La storia di Campomaggiore invece è travagliata e dolorosa. Dopo essere stato raso al suolo dai sovrani Angioini, il borgo fu ricostruito e divenne, in poco tempo, uno dei luoghi rurali più prosperi della regione. Sul finire del 1800 però, una frana sgretolò l’intero territorio, e con esso le speranze e i sogni di un’intera popolazione che fu costretta ad andare via per sempre.

downloadjpgdownload 1jpg

L’ultimo borgo della nostra lista si trova a pochi chilometri da Irsina, in provincia di Matera. Taccone fu costruito negli anni ’50 dopo l’inserimento nel progetto di riforma agraria del territorio. Nonostante il primo successo di questo nuovo centro abitato, il borgo iniziò a spopolarsi rapidamente per la volontà delle persone di cercare fortuna altrove. Oggi Taccone conta meno di trenta famiglie residenti e anche se non è un borgo fantasma in tutto e per tutto, quasi tutte le strutture pubbliche sono state abbandonate.

(fonte:SI VIAGGIARE)